Fare un dolce “senza niente” non è cosa semplice. Solo le generazioni figlie della miseria ne erano capaci, e non per moda ma per amara necessità.
Mi piace recuperare quelle ricette perché le sento vere e anche funzionali alle esigenze odierne ma in maniera naturale, non forzata. Spesso hanno un gusto molto lontano dai piatti ricchi ed elaborati cui siamo abituati, ma non per questo sono meno buoni.
È il caso di questo budino fatto con il succo d’uva appena spremuto, tipico – a quanto pare – delle zone della Bassa Padana in tempo di vendemmia. Per farlo serve dell’uva dolce, succosa e matura, possibilmente da vino, appunto. E solo un po’ di farina. Nient’altro.
Vi assicuro che è comunque sufficientemente dolce, perché il mosto appena spremuto ha un alto contenuto zuccherino ed è una delizia da bere così, ancora quasi tiepido dal sole. Non l’avevo mai assaggiato ed è stata una sensazione bellissima provarlo quest’anno, il giorno in cui abbiamo vendemmiato i pochi filari che separano le diverse colture nel piccolo campo di Riccardo.
La vendemmia è un momento coinvolgente e al tempo stesso affascinante. Lavorare insieme dicendo ogni tanto una battuta, sentire gli scherzi dei vecchi, osservare l’eccitazione dei bambini. Assaggiare un chicco d’uva e pensare che in poco tempo sarà vino, leggero e fresco, che accompagnerà i nostri pasti per tutto l’anno.
C’è un che di magico in questa trasformazione e sono davvero felice di avere l’occasione di partecipare a questa grande festa collettiva.
Quest’anno, poi, sono anche stata previdente e mi sono assicurata un po’ di mosto appena spremuto.
Una parte l’ho fatta bollire per ottenere il mosto cotto (o sapa/saba) da usare in alcuni tipi di dolci (che spero di riuscire a fare presto) e una parte l’ho usata per questo budino di cui avevo letto un paio di anni fa sulle pagine della Cucina Italiana.
È una cosa davvero molto particolare, che si può fare anche a partire da dei grappoli di uva fresca, se non avete il mosto. Forse ormai è un po’ tardi, ma potrebbe tornarvi buona l’anno prossimo, se vorrete provare un dolce semplicissimo a davvero naturale, che più naturale non si può.
Tanto per cominciare ha un colore bellissimo, molto fotogenico. E poi trasmette allegria, forse è l’uva, forse il dolce ma vien voglia di metter mano al cucchiaino!
Grazie Viv! Mi piacerebbe condividerlo con te 🙂
Ton blog est magnifique. J’adore les photos et les recettes. bises
Je te remercie beaucoup! 😀
Sono rapita e affascinata da questo colore… un budino rosa può essere la mia nuova passione, sai? E se c’è l’uva di mezzo, con il suo succo, ancor di più! E pensavo anche… sai che si può provare pure col melograno? Dopo il curd, può essere la sfida autunnale di quest’anno 🙂
Grande idea! Come sempre le tue. E ogni volta che le dici mi sembra l’uovo di Colombo: sembrava semplice ma…non ci avevo pensato! 😉