Certe ricette nascono da sole…vengono fuori, già con le parole…
Non cantava così Vasco? Forse non proprio, ma quello che vale per le canzoni, a volte vale anche per le ricette.
Certe volte stai tanto a pensare al dolce da preparare, a come decorarlo, come fare le foto che finisci per perdere il gusto di farlo. Altre, invece, fai una semplice torta al volo, per il pranzo della vendemmia, e finisce che la decorazione ti piace, gli fai una foto al volo…ed ecco che ve la ritrovate sul blog in men che non si dica.
Questa crostata non ha nulla di speciale, se non che era buonissima, come tante altre crostate.
Ma mi piaceva l’idea di pubblicarla in ricordo di questa vendemmia piovosa, alla quale di fatto non ho partecipato se non per il pranzo collettivo.
E soprattutto ho pensato che potesse essere utile a qualcuno la ricetta di una frolla con uova intere, invece che con i tuorli.
Ho il congelatore strabordante di albumi avanzati da creme e frolle, e all’idea di aggiungerne qualcun’altro alla nutrita schiera mi sale l’irritazione da freezer pieno. Così mi sono trovata un paio di ricette di frolla con uova intere che funzionano e le uso spesso, almeno per le crostate tradizionali.
Quella di oggi è con 400 g di farina, quindi per una crostata molto grande o due piccole. Se invece ne fate una normale, vi scrivo nelle note anche la versione con 300 g di farina (che è anche meno dolce e meno burrosa), magari può tornarvi utile.
La confettura di prugne e susine è fatta sul momento, prugne e susine che in questa stagione danno il loro meglio, subito prima di abbandonare il campo alla frutta autunnale. Se la volete personalizzare un po’, vi suggerisco di aromatizzarla al rosmarino, ci sta benissimo.
Porzioni: 10 Tempo di preparazione: 40 minuti + 2 ore di riposo Tempo di cottura: 40-45 minuti + 45 minuti per la confettura
per la frolla
300 g di farina 0
100 g di farina di tipo 2
200 g di burro morbido
130 g di zucchero semolato
2 uova
scorza grattugiata di 1 limone non trattato
un pizzico di sale
per la confettura
600 g di susine e prugne mature ma sode, al netto degli scarti
250 g di zucchero semolato
25 ml di succo di limone
Impastate le farine e lo zucchero con il burro morbido (io ho usato l’impastatrice con l’attacco a gancio). Quando il burro è stato assorbito, unite le uova una alla volta e continuate ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lavorate il meno possibile per non surriscaldare la frolla.
Formate un panetto, avvolgetelo nella pellicola per alimenti e riponetelo in frigorifero per almeno 2 ore.
Lavate e asciugate le prugne e le susine, denocciolatele e taglaitele a pezzi.
Mettetele in una pentola con lo zucchero e il succo di limone e portate su fuoco medio, mescolando spesso. Dopo circa 40 minuti, la confettura dovrebbe essere pronta. Verificate facendo la prova del piattino: versatene un po’ in un piattino che avrete tenuto in freezer per dieci minuti. Se la confettura si rapprende e non scivola via, è pronta, altrimenti potete farla bollire ancora 10-15 minuti.
Se volete, a fine cottura potete passarla al frullatore ad immersione, oppure lasciarla come è, con qualche pezzettino intero. Fate raffreddare.
Riprendete la frolla dal frigo e tenetela 10-15 minuti a temperatura ambiente.
Stendetela con l’aiuto di un mattarello su un piano leggermente infarinato o tra due fogli di carta da forno, fino allo spessore di 3-4 mm. Foderatevi gli stampi preparati: questa dose mi è bastata per uno stampo circolare da 23 cm e uno rettangolare da 22 x 12 cm.
Impastate di nuovo i ritagli e stendeteli per ricavare delle strisce per la griglia. Prima di tagliarle, mettete la frolla di nuovo in frigo per 15 minuti, così da poterla maneggiare meglio.
Riempite il guscio di frolla con la confettura ormai fredda, poi disponete sopra le strisce o le formine che avrete ritagliato nella frolla avanzata.
Infornate a 180°C per 40 minuti circa, fino a quando la parte superiore della crostata non inizia a colorirsi.
Note: per uno stampo da 24 cm di diametro, usate le seguenti dosi: 300 g di farina, 2 uova, 90 g di burro, 80 g di zucchero, scorza di limone. E sarà anche un po’ meno dolce e burrosa della versione con 400 g 😉