Ci sono ricette che mi piacciono un sacco, non richiedono roppo sforzo e che nonostante questo non faccio mai. Come i totani ripieni.
A casa mia si sono sempre fatti di rado, magari per qualche occasione speciale, e forse proprio per questo me ne è sempre rimasta un po’ la voglia. Sono sapidi, saporiti, semplici. E anche molto versatili, visto che nel ripieno potete mettere tutto quello che vi salta in mente.
La base è il pane ammollato nel latte, che viene insaporito con parmigiano e con i tentacoli tritati; da in qui in poi, si apre il campo alla fantasia. Mia mamma mette del tonno in scatola, come in questa ricetta, che li rende abbastanza strong. La mia amica Irene invece usa le patate lesse. Io ho deciso di optare per un mix di bietole e pomodori secchi e di arricchire il condimento con tanti pinoli tostati.
Per le bietole mi sono affidata a La Verde Fattoria, un’azienda toscana che produce verdure a foglie e legumi freschi e con cui collaboro con orgoglio ormai da due anni.
Data la stagione quasi estiva, ho voluto profumare i totani ripieni con erbe aromatiche prese direttamente dai vasi del terrazzo, maggiorana, origano, prezzemolo, timo… Contrariamente agli altri anni, quest’anno le mie piantine hanno resistito un sacco (considerate in genere passano a miglior vita dopo un paio di settimane da che le ho comprate) e questo mi riempmie di orgoglio. So che ormai la loro fine è vicina, perché non posso chiedere troppo alla sorte, ma mi ritengo molto soddisfatta della loro performance.
Ma torniamo alla nostra ricetta. Il bello dei totani ripieni è che – matematicamente – un po’ di farcitura fuoriesce durante la cottura e forma un sughino strepitoso nella pentola, sughino che i familiari si contendono brandendo pezzi di pane sciapo con cui raccoglierlo e dargli degno sepoltura nella propria pancia. Quando li riempite, quindi, siate generosi, perché andrà tutto a vostro vantaggio.
Un altro punto a favore dei totani ripieni è che sono un piatto sostanzialmente economico. I totani di per sè sono un pesce abbastanza a buon mercato e, a meno che non decidiate di farcirli con delle ostriche, il costo finale del piatto è davvero contenuto.
Al posto dei totani potete usare anche dei calamari, leggermente più cari, ma dalle carni più tenere, mentre quelle del totano sono un po’ più coriacee. Per ovviare al problema, potete scegliere totani di piccole dimensioni, che in genere sono più morbidi di quelli grandi.
A questo link trovate 3 semplici indicazioni su come distinguere i totani dai calamari.
Potete preparare i totani ripieni anche il giorno precedente, già farciti e conservarli in frigo fino al momento di cuocerli. Se vi avanzano potete anche surgelarli, ma farli avanzare sarebbe un’eresia. Non mi resta che apssare alla ricetta, e augurarmi che vi piacciano come sono piaciuti a noi.