Non fingerò di essere una panificatrice esperta, perché chi mi segue da tempo sa bene quali sono le mie capacità in questo campo. Ho fatto diverse volte il pane, ma sempre con il lievito di birra e sempre con risultati buoni ma modesti. Non ho mai voluto il lievito madre (troppo difficile da gestire, soprattutto adesso) e non ho mai fatto prolungati e ripetuti esperimenti.
Eppure, la magia di fare il pane affascina anche me e se mi si presenta l’occasione di mettermi alla prova non mi tiro indietro. Stavolta ho provato a fare il pane di segale, quello morbido e profumato, umido e saporito, perfetto da accompagnare a formaggi e salumi robusti, ma anche con del samone fresco e del burro di malga.
L’occasione viene dalla Festa de lo Pan Ner, che si celebra il 2 ottobre in tante comunità alpine.
Le persone si ritrovano e preparano insieme il pane tradizionale di segale, per poi cuocerlo nei forni a legna di una volta.
In tempi di isolamento e autoreferenzialità, pensare ad un evento collettivo come questo – in cui nesuno guadagna niente, solo il piacere di stare insieme – mi sembra quasi commovente.
Insomma, in omaggio al cibo delle Alpi, ho voluto fare anche io il mio pane di segale, e ho scoperto che è davvero semplicissimo…almeno nella versione che ho scelto. E viene davvero di una sofficità indicibile.
Vi lascio la ricetta, chissà che qualcuno non sia incuriosito e voglia provare.
La ricetta originale viene da qui.
Porzioni: 8 Tempo di preparazione: 10 minuti + 3 ore di lievitazione Tempo di cottura: 30 minuti circa
Ingredienti
400 g di farina di segale
100 g di farina di grano tenero tipo 2
circa 380 ml di acqua
10 g di lievito di birra fresco
2 cucchiaini di miele
sale
Sciogliete il lievito in birra in 100 ml di acqua appena tiepida insieme al miele. Fate attivare per 15 minuti circa.
Miscelate le farine, fate una fontana e versatevi al centro l’acqua con il lievito. Unite anche il resto dell’acqua e iniziate ad impastare. DOpo qualche minuto, unite anche il sale.
La quantità dell’acqua è indicativa: a seconda del tipo di farina può darsi che ne serva un po’ più o un po’ meno. L’impasto deve restare abbastanza appiccicoso, ma le lo fosse troppo, unite anche un po’ di farina. Se invece è troppo duro, aggiugnete poca acqua.
Lavorate brevemente il pane, formate delle pieghe a portafoglio e mettetelo a lievitare in un posto tipiedo in una ciotola appena unta d’olio e coperta con pellicola.
Trascorse due ore, riprendte l’impasto, rovesciatelo sulla spianatoia e fate un altro giro di pieghe. Formate un panetto allungato e posizionatelo in uno stampo da plumcake rivestito con carta da forno.
Fate lievitare ancora per 40 minuti, poi infornate a 250°C. Dopo 5 minuti abbassate la temperatura a 170°C e fate cuocere per altri 25-30 minuti.
Fate raffreddare almeno un paio d’ore prima di tagliarlo.
Povero lievito di birra! Non fa male a nessuno anzi: regala tante cose buone. Guarda infatti questo pane.
Colore stupendo. Io non so perché ma sono affascinate dai prodotti da forno di colore scuro.
Brava Alice!
Ma infatti…non lo demonizziamo 😀 Anche io sono affascinata da quelli scuri…forse perché danno la sensazione di essere più saporiti. Grazie Mile, un abbraccio!
Grazieeeeee, questa ricetta è da 10 e lode. Complimenti! È diventato il nostro pane quotidiano.Dania
Grazie a te per avermi scritto, sono davvero felice che vi sia piaciuta!
Ciao,quanto è grande lo stampo del pan bauletto? Grazie
Ciao è uno stampo da plumcake da 22 x 10 cm circa